giovedì 10 febbraio 2011

Detto tra noi: 17 Marzo, festa a metà?


Partiamo da questo presupposto, e chi mi conosce lo sa bene, io sono forse uno dei più antinazionalisti esistenti sulla faccia della terra, quindi forse non sono il più adatto a difendere la festa del 17 Marzo, ma sinceramente tutte queste polemiche le trovo assolutamente puerili. Allora, premetto che, secondo me, sono anacronistiche le idee che inneggiano sia alla patria, sia a una fantomatica nazione padana, in un mondo come quello moderno che va sempre più verso una confederazione (non solo monetaria, spero) europea. Ma, ora, detto fra noi, 150 anni di Stato Italiano vengono solo a questo giro e andranno pur festeggiate in qualche modo! Capisco bene che furono il frutto di una conquista territoriale, ma se uno pensa bene, lo sono stati anche la maggior parte degli stati moderni, quindi è una scusa non accoglibile. E non mi si venga a dire che c'è la crisi bisogna lavorare, giusto per la cronaca quest'anno non c'è una festa rossa neanche a pagarla oro e se pensiamo che pure gli imperatori romani davano al popolo, per farlo star buono panem et circensem, ecco che, visto il periodo e vista proprio la crisi, penso che a tutti un giorno a casa faccia piacere. Anche perchè, forse, è proprio l'occasione per riscoprirsi tutti un pò più uniti. Ah, per le varie Marcegaglia, imprenditori e tutti i politici leghisti che inneggiano al lavoro: mi piacerebbe veder lavorare loro 8 ore al giorno tutti i giorni, senza i loro week-end lunghi una settimana si e l'altra pure, le vacanze una tantum, per vedere se apprezzerebbero o meno stare a casina. Magari, a volte, basterebbe mettersi nei panni degli altri, o se proprio non ce la facciamo avere il pudore di stare zitti.

Il mio, come ovvio è un pensiero personale, se festa rossa sarà me lo godrò questo 17 Marzo, se non lo sarà lavorerò, come ho sempre fatto e come farò; mi cambia poco, ma, magari, dell'unità d'Italia me ne fregherà ancor meno, perchè non ho avuto occasione di pensarci. Un pò come la festa della Repubblica del 2 Giugno, che fino a che Ciampi non l'ha riesumata chi se la ricordava?

Detto questo, buona giornata blog!

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