giovedì 27 dicembre 2012

Mi piace vederti felice_ di Rossella Rasulo

Ormai, dovrei esserci abituato. Ogni volta che non mi aspetto niente da un libro, ecco che, invece, la lettura si rivela molto interessante. Quando ho comprato "Mi piace vederti felice" di Rossella Rasulo, ero convinto che si trattasse di uno di quei libri leggeri da leggere d'un fiato quando hai la testa troppo impegnata. La lettura, effettivamente, non è di quelle troppo impegnative, tuttavia ha toccato dei tasti che per me, sono un pò dolenti in questo ultimo periodo. E' ambientata nello stesse posto dove io trascorrevo le mie vacanze da piccolo e parla del rapporto con chi si è perso, oltre che ovviamente di amore. La trama potrebbe sembrare la classica storiella estiva del viaggio di gruppo per celebrare i diciotto anni: Aura, che con la migliore amica Paola organizza una vacanza nella sua casa di famiglia all'Isola d'Elba, a Marciana Marina. La casa di sua nonna. La casa nella quale ha trascorso le sue vacanze. E qui scopre una cosa, che potrebbe cambiare la sua vita, o, per lo meno cambiare il modo in cui l'ha pensata fino ad allora. La delicatezza con cui viene trattato il tema della mancanza di un affetto che non c'è più, è la cosa che più mi ha colpito. L'autrice, riesce sempre, a farlo nella maniera migliore. Le parole che scrive sono quello che ognuno di noi pensa. A ciò si aggiunge anche una storia frizzante, che non ti stanca mai e che si discosta in maniera netta dai soliti racconti adolescenziali sia nella costruzione della storia che nella trama assolutamente innovativa. "Il rumore di quel trapano che spingeva le viti nel legno del feretro mi si è impresso nella memoria contro la mia volontà. Non avrei mai voluto sentire niente del genere. "Due anni e tre mesi e mi manchi ancora così tanto." (pag. 17) "In momenti come questo, in cui sembra di rivivere un'esperienza conservata nella memoria, penso che forse non si muoia mai del tutto." (pag. 45) "[...]anche se con i ricordi a volte funziona così. Tu li ignori e dopo un pò loro si nascondono per il bene di tutti." (pag. 47) "Non avevo mai preso in considerazione il fatto che prima o poi non avrei più avuto la possibilità di parlarle, di vederla, di starle accanto. Ho dato per scontato che l'avrei avuta vicino ogni volta che avessi voluto. Ho perso l'occasione di dirle quanto è stata importante per me e quanto mi abbia aiutato in ogni decisione. [...] Ma ogni volta mi sento come se il vuoto che ha lasciato diventasse più grande." (pag. 63) "Ci sono sentimenti che sono infinitamente più grandi delle migliaia di parole che diciamo senza nemmeno accorgercene." (pag. 140) "Mi piace riuscire a farti sorridere." (pag. 150) "Se lo specchio di questo bagno ora potesse parlare , urlerebbe al mondo il rossore delle mie guance e della mia bocca." (pag. 153) "Mia nonna mi diceva sempre che ogni scelta porta con sé delle conseguenze e che dopo aver scelto con coscienza non possiamo poi lamentarci di quel che succede." (pag. 197) "Ho scoperto che mi piace farti stare bene, farti sorridere. Quando stai bene tu sto bene anch'io." (pag. 202) Mirko

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